(..). D'altra parte in occasione della prima retrospettiva dedicata ad Alessandro Poma nel 1980, e con esemplare intuizione, da Egidio Maria Eleuteri, nella sua galleria di via Mario de' Fiori, delle 310 opere presenti, stando al catalogo, 199 erano pastelli, 43 tecniche miste, 21 acquerelli, 2 disegni a matita, 2 carboncini, e le restanti 37 oli. (...) Eleuteri aveva in quella circostanza intuito per primo il ruolo del pastello in Poma.

(...) Giudizio condiviso da Bruno Molajoli nella esemplare prefazione al catalogo di Cecilia Pericoli Ridolfini della nuova retrospettiva dedicata nel 1983 ad Alessandro Poma presso il romano Museo del Folklore ora Museo di Roma in Trastevere (...). Più o meno invariato anche in questa mostra risulta il rapporto tra pastelli ed altre tecniche: per l'esattezza 74 su 118 titoli oltre ad alcuni studi.

(...) Per oltre un ventennio Alessandro Poma usava trascorrere ogni anno lunghi soggiorni nella quiete ospitale di Villa Maresca di Sopramare dalle cui precipiti terrazze, nell'ampio orizzonte che vi si schiude, egli trasse ispirazione per alcune delle sue opere più pregnanti e durevoli nella onirica combinazione dei pastelli.
(...) La romita ma sfolgorante quiete di Villa Maresca a Piano di Sorrento dovette apparire ai suoi occhi, ma ancor più al suo spirito, l'approdo ideale e forse sempre vagheggiato.
(...) A Piano di Sorrento egli riprende e rinnova il personale sommesso colloquio, già da tempo in atto, con la natura e con il colore: e più profondo si paleserà quel "serrato effetto di sintesi" che Virginia Bertone individua come il lascito più durevole della sua arte.

Eccolo allora intento a ritrarre gli amati cigni per i quali ha fatto allestire un apposito laghetto in quel beato angolo di mondo: quei cigni che egli aveva imparato ad amare a Villa Borghese e che Maria Luisa Reviglio della Veneria trova "di grande effetto ed eleganza compositiva". Il motivo dei cigni ricorre con frequenza nella pittura romana di fine Ottocento: come quelli disegnati da Vincenzo Cabianca per le illustrazioni a commento dei versi raccolti da Gabriele D'Anunzio.

(...) Nel contesto ambientale della costiera sorrentina dove l'aria, il vento, la brezza, le nuvole, diventano fonte ed espressione del colore e dove questo assume tinte così inconsuete, la cromosomica sensibilità di Alessandro Poma alle voci e ai richiami della natura accoglie stimoli ed episodi nuovi in un sempre diretto dialogo pittorico con il mondo circostante.

 
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